DI PAOLO GUGLIELMI…diario speciale da Roma a Istanbul
(photo credits of the author of the article)
Come fossimo topi a cui sventolano un bel pezzo di formaggio sotto il naso, un ragazzone sorridente ci agita con ampi ed inequivocabili gesti una cima di ormeggio del suo moletto di attracco sicuro nell’incantevole baia di Zaklopatica nell’isola di Lastovo in Croazia. Siamo a bordo di un veliero d’epoca per una campagna di avvistamento cetacei (delfini e balene) e raccolta fondi in favore della creazione del Parco Marino di Lastovo. Il ragazzone, Lucio, ci accoglie ancor più sorridente e in perfetto italiano ci invita ad accomodarci nel suo ristorante.
Dopo intere giornate in mare aperto, sotto il sole e con un binocolo negli occhi, ci sembra di essere in paradiso. E paradisiaco è anche il pranzo, naturalmente a base di pesce appena pescato. Vanjia, la madre di Lucio, si siede con noi al nostro tavolo. Ha gli occhi scintillanti di gioia: “Non sapete per quanto tempo ho aspettato il vostro aiuto” – dice con voce segnata dall’emozione. “Ho combattuto contro tutti per anni ed anni – continua – per impedire che devastassero quest’isola meravigliosa”. Vanjia, con la sua famiglia e pochi altri isolani ispirati ha impedito a suon di battaglie legali e sociali la costruzione di miniere, grandi alberghi a 5 stelle ed altre speculazioni edilizie ad opera di investitori pubblici e privati. L’isola di Lastovo, durante il periodo della Jugoslavia, fu utilizzata come base strategica militare dal leader jugoslavo Josip Broz Tito durante la Guerra Fredda. Dopo il crollo della Jugoslavia, l’isola ha attraversato una trasformazione significativa con la chiusura della base militare nel 1992.
Rimasta praticamente intatta (salvo alcuni tunnel per sottomarini oggi diventati attrazione storico-turistica) grazie alla protezione forzata dei militari, Lastovo si presentava agli occhi degli speculatori come un vaso di Pandora. Passiamo molto tempo con Vanjia che ci apre le porte dell’Isola e dei cuori dei suoi abitanti, notoriamente chiusi e riservati. Scopriamo paesaggi incontaminati, pace e bellezza: 56 km quadrati di natura intatta con colline verdissime, valli fertili di frutteti e oliveti, vigne profumate, macchie di mirto, carrubi e corbezzoli. Sulla costa 46 isolotti, spiagge bianche, calette nascoste, acque cristalline e falesie mozzafiato. Poco tempo per mettere anche il naso sott’acqua, ma riusciamo in un’oretta di snorkeling a vedere enormi banchi di pesce, coralli, spugne, aragoste e smisurate praterie di posidonia, la pianta marina che impedisce l’erosione delle coste e offre riparo e nutrimento a tutte le specie di pesci, crostacei e molluschi che troviamo sui mercati. Anche la nostra campagna di avvistamento cetacei dà ottimi risultati. Vediamo e classifichiamo stenelle, tursiopi, delfini comuni, balenottere e capodogli. I nostri donatori, in viaggio con noi, sono stupefatti e si intuisce una nuova propensione ad allentare gli stretti cordoni delle loro capienti borse… Chiedo a Vanjia se vuole diventare la capofila e la testimone della campagna per convincere le Autorità Nazionali a creare il Parco Marino e Terrestre di Lastovo.
In pochi mesi, grazie anche al lavoro fondamentale della nostra partner ONG “SUNCE” di Spalato e con le generose donazioni delle Fondazioni convinte della bontà del progetto, la creazione del Parco di Lastovo diventa un caso mediatico nazionale ed internazionale. Vanjia, con la sua genuina spontaneità e passione straripante, viene intervistata di continuo dai network e le sue parole vengono riportate su tutti i quotidiani nazionali. Il nostro ufficio stampa del WWF Mediterraneo martella i media con continue sollecitazioni e notizie. SUNCE istituisce il dossier scientifico e legale per la creazione del Parco e finalmente il Governo Croato emette il sospirato decreto!
Raccontandolo così, sembra sia stato un processo facile e lineare, ma in realtà molti fegati, braccia, menti e soldi sono stati consumati per la sua realizzazione. In molti mi chiedono se ne è valsa la pena. Io rispondo sempre: “l’acqua fredda anche in estate è l’unico difetto che potrete trovare a Lastovo, l’isola perfetta dell’Adriatico”.