‘Con i miei occhi’ al carcere della Giudecca

DI SERGIO MARIO ILLUMINATO

‘Con i miei occhi’, il Padiglione della Santa Sede alla 60ª edizione della Biennale Arte, rappresenta un inedito epocale, che non può che avere come perno centrale il pontificato di Papa Francesco, primo Pontefice della storia a partecipare alla Biennale di Venezia. Questo straordinario incontro tra arte contemporanea e il messaggio sociale e spirituale del Papa crea un ambiente unico per esplorare l’umanità attraverso l’arte.

La pratica performativa è stata allestita all’interno della Casa di reclusione femminile della Giudecca, trasformando un luogo spesso associato alla marginalizzazione e all’isolamento in uno spazio di espressione artistica e di connessione umana. Le detenute stesse hanno partecipato attivamente al progetto, offrendo le proprie storie e prospettive uniche che hanno arricchito ulteriormente il dialogo artistico.

Abertura de exposição ˜Sinfonia das Cores˜ da artista Sonia Gomes na Pina Luz para Pinacoteca de São Paulo

La supervisione del progetto è stata affidata a Chiara Parisi e Bruno Racine, i quali hanno radunato un gruppo eterogeneo di otto artisti, ciascuno con il proprio linguaggio e medium artistico. Da Maurizio Cattelan a Sonia Gomes, da Claire Fontaine a Zoe Saldana, gli artisti hanno offerto una variegata gamma di approcci creativi, tutti volti a esplorare la condizione umana e a stimolare la riflessione sulla società contemporanea.

L’esposizione solleva interrogativi sul nostro ruolo come osservatori di una realtà tumultuosa e spesso minacciata dai dilemmi dei diritti umani. Ci chiediamo se saremo in grado di mantenere la nostra capacità di osservare criticamente e di agire di fronte alle sfide del nostro tempo. L’arte diventa così uno strumento potente per sensibilizzare la coscienza sociale e promuovere la trasformazione positiva.

Attraverso l’attività artistica, si esplorano temi etici, sociali e antropologici, che ci invitano a riflettere sul nostro ruolo nella società e nel mondo. Papa Francesco emerge come una figura guida in questo contesto, trasformando il significato dell’arte da mero estetismo a strumento di comunicazione sociale e di riconciliazione.

Abertura de exposição ˜Sinfonia das Cores˜ da artista Sonia Gomes na Pina Luz para Pinacoteca de São Paulo

Il Padiglione della Santa Sede diventa così un laboratorio di esplorazione delle vulnerabilità e delle libere coscienze, un luogo dove le barriere tra arte e vita quotidiana si sfumano. Qui, l’arte ri-crea un’esperienza di ricerca della verità.

Questa azione di ri-creazione delle libere coscienze non può essere testimoniata da dispositivi artistici ascetici e solitari, ma solo da autorialità diffuse, transdisciplinari e transmediali, ognuna di esse con umiltà, mirando all’unisono a comprendere la complessità del mondo presente.

Ci muoviamo nello spazio inusuale di ‘zone interstiziali’ influenzati dal linguaggio della pittura, della scultura, del cinema, della danza, della musica e della fotografia, al fine di ri-significare continuamente i luoghi espositivi e sperimentare pratiche creative relazionali che rivelino connessioni, affinità, sviluppi possibili con gli elementi partecipanti.

Da questa linea di confine, anticipata timidamente da qualche personalità artistica negli ultimi anni, si prospetta un punto di non-ritorno per quanto riguarda la creazione e la fruizione artistica. Superando termini abusati e superati come site-specific e coniando invece «co-exsistence», la ‘Cattedrale della Vulnerabilità’ della Giudecca, affronta i rischi insiti nella caducità dell’immanenza e assume orgogliosa e viva testimonianza dell’umanità e diversità dell’Arte, invitandoci tutti a guardare il mondo con occhi nuovi, con apertura e compassione.

In Papa Francesco, parafrasando Albert Camus, permane ‘quell’ammirevole volontà di non separare né escludere nulla di ciò che ha sempre riconciliato e riconcilierà ancora il cuore doloroso degli uomini con le primavere del mondo’.

FOTO CARCERE DI GIUDECCA BY MARCO CREMASCOLI

2. Ref. Foto Calle-ingresso_X_MarcoCremascoli_MarcoCremascoli

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Entrance alleyway and interior pathway, Pavilion of the Holy See at the Venice-Giudecca Female Penitentiary. Photo credit: Marco Cremascoli, 2024

INFO

Padiglione Santa Sede
Con i miei occhi
60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
20.04 – 24.11.2024
Casa di reclusione femminile Venezia Giudecca – S. Eufemia, 712
Commissario: Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede
Curatori: Chiara Paris, Bruno Racine
Artisti: Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret

 

In questo speciale Biennale Arte 2024 potete leggere:

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