VulnerarTe Magazine è una piattaforma transdisciplinare inclusiva che si concentra sulla tematica della vulnerabilità. È nato come diretta emanazione della pratica performativa ‘iosonovulnerabile’ e della residenza artistica ‘Officina Alchemica delle idee’ all’exCarcere di Velletri (da cui la successiva fondazione del Movimento VulnerarTe APS), in cui la contaminazione delle forme artistiche, arte, danza, musica, teatro, scrittura, cinema, ha generato una lettura differente della realtà e un diverso coinvolgimento della collettività.
Si è subito connotato, avendo acquisito vita propria, come uno spazio stimolante e riflessivo: attraverso una varietà di approcci e argomenti, il magazine è un luogo dove i testi, pur con sensibilità diverse, convergono su parole chiave comuni, favorendo così la diversità di opinioni e il raggiungimento di conclusioni articolate. La missione della rivista è riflettere sugli eventi sociali e sulle ultime tendenze culturali, andando oltre una critica immediata per coglierne un significato più profondo, considerando le influenze del passato e le potenzialità per il futuro. VulnerarTe Magazine si distingue per offrire uno spazio a coloro che desiderano approfondire le ‘tracce’ socioculturali contemporanee: giornalisti, critici d’arte, intellettuali, artisti e cittadini possono trovare una comunità virtuale in cui condividere e discutere le loro prospettive.
Riconoscendosi quale progetto culturale di approfondimento del complesso tessuto contemporaneo, utilizzando la forma della narrazione e l’arte della scrittura, VulnerarTe Magazine si configura quale parte costitutiva del processo creativo di ‘iosonovulnerabile’. E dunque, in occasione dell’evento ‘IOSONOVULNERABILE, fallire è una conquista – arte è amare l’errore’, il magazine propone articoli che ampliano i temi in discussione, presenta tutti i protagonisti – artisti e giovani creativi – mediante un dialogo esteso ed organico, nonché tutti i responsabili istituzionali che supportano l’iniziativa.
Infatti, dal 3 ottobre al 29 novembre 2024, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e il Movimento VulnerarTe APS presentano ‘IOSONOVULNERABILE, fallire è una conquista – arte è amare l’errore’, a cura di Sergio Mario Illuminato: un viaggio attraverso l’arte e la vulnerabilità compiuto in diversi capitoli. Iniziato attraverso la residenza d’artista all’exCarcere Pontificio di Velletri lo scorso gennaio, il progetto prosegue, dunque, a Parigi per poi continuare a Roma, presso gli spazi del Museo Storico di Villa Altieri. Nella prestigiosa cornice francese, un gruppo di artisti di ‘materia viva’ comporrà un mosaico espressivo, utilizzando formati e linguaggi transdisciplinari per esplorare il tema della vulnerabilità umana come strumento di coesione sociale e civile. Pittura-scultura e fotografia-cinema dialogheranno con la realtà, invitando il visitatore a guardare oltre gli incubi del ventunesimo secolo e a cercare stimoli più profondi per illuminare futuri alternativi. Nel giardino progettato dall’architetto Luigi Moretti, gli Organismi Artistici Comunicanti, caduti dal cielo con una presenza fragile e informale, evocheranno le ‘rovine’ della quotidianità contemporanea, mentre la luce naturale metterà in risalto scatti fotografici di Terre Rare, immerse tra celle decadenti e scritte incise dai reclusi. La musica e il suono, elementi cruciali dell’installazione, accompagneranno il pubblico in un’esperienza sensoriale completa, ispirata alle teorie di Maurice Merleau-Ponty. Tra i dispositivi artistici sarà presente Jonchets, o Sciangai, un’opera collettiva, a cura delle giovani artiste dell’Accademia di Belle Arti di Roma, che invita a non arrendersi di fronte alle crisi sociali e ambientali contemporanee. In anteprima la visione privata del cortometraggio Vulnerare, opera attualmente in concorso in alcuni dei principali festival internazionali, introdotta da Giulio Casini. docente della Libera Università del Cinema di Roma.
Come scrive il curatore, Sergio Mario Illuminato: «Ci troviamo in un luogo di grande storia e bellezza, l’Hôtel de Galliffet, per celebrare una pratica performativa che non è solo un’esposizione artistica, ma un grido di vulnerabilità e di coraggio. IOSONOVULNERABILE, fallire è una conquista – arte è amare l’errore non è solo un titolo, ma una chiamata all’azione, una sfida a vedere oltre le nostre paure e fallimenti, e a trovare in essi la forza per costruire un futuro migliore.
In un’epoca in cui l’arte sembra spesso incastonata in nicchie di perfezione e consumo, questo progetto invita a riscoprire la nostra umanità più autentica. I dispositivi artistici non sono solo creazioni estetiche, ma rappresentano frammenti della nostra esistenza, incarnazioni della nostra fragilità. Ogni pezzo esposto è un dialogo tra l’artista e il mondo, un processo di smaterializzazione che ci ricorda la necessità urgente di prenderci cura del nostro ambiente, delle nostre comunità e, soprattutto, di noi stessi.
Il tema della vulnerabilità è più rilevante che mai. Viviamo in un’epoca di conflitti incessanti, crisi climatiche e minacce esistenziali. IOSONOVULNERABILE ci sfida a guardare in faccia queste realtà e a trovare il coraggio di trasformare la nostra vulnerabilità in una fonte di forza e connessione. Le installazioni nel giardino progettato da Luigi Moretti sono simboli potenti delle ‘rovine’ della nostra quotidianità, ma anche di speranza e rinascita. Gli Organismi Artistici Comunicanti sono destinati a degradarsi e infine scomparire sotto l’influenza degli agenti atmosferici, un sacrificio estremo che gli artisti hanno scelto di compiere. Il processo di deterioramento riflette la transitorietà della vita e l’inevitabilità del cambiamento, incarnando una filosofia che celebra l’impermanenza e la bellezza dell’effimero.
Il degrado volontario dei dispositivi artistici esposti non è solo un atto di resa agli elementi naturali, ma una potente dichiarazione di valori filosofici e artistici. Rifiutando l’idea di eternità e perfezione, IOSONOVULNERABILE invita a riconoscere la preziosità del momento presente e la necessità di vivere in armonia con il nostro ambiente. Il loro sacrificio artistico è un richiamo alla nostra responsabilità collettiva di proteggere e preservare il mondo che ci circonda.
L’arte non è un lusso, ma una necessità vitale. È un mezzo attraverso cui possiamo esplorare e accettare la nostra vulnerabilità, comprendere i nostri errori e usarli come trampolini di lancio per la crescita personale e collettiva. L’arte, in tutte le sue forme, è uno strumento di coesione sociale, un catalizzatore per il cambiamento.
Gli artisti, il curatore e gli organizzatori ringraziano gli spett-attori per rendere possibile questo evento straordinario ed essere parte di questo viaggio.»
Sotto il Patrocinio di Parlamento Europeo, Ministero Affari Esteri, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. IOSONOVULNERABILE, ispirato al libro Corpus et Vulnus di Sergio Mario Illuminato, è un progetto del Movimento VulnerarTe APS, riconosciuto tra le ‘Buone Pratiche Culturali della Regione Lazio’. In collaborazione con Accademia di Belle Arti, Istituto di Istruzione Superiore Statale Piaget Diaz, Associazione culturale blowart, Teatro Valmisa, Società Cooperativa, Orto Botanico Università di Roma ‘La Sapienza’.
IOSONOVULNERABILE è tra le iniziative ufficiali della ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Elenco degli artisti partecipanti: Sergio Mario Illuminato (pittura e scultura), Rosa Maria Zito (scenografia e fotografia), Roberto Biagiotti (cinema), Lucia Bendia (teatro), Patrizia Cavola e Ivan Truol (coreografie), Camilla Perugini e Nicholas Baffoni (danza), Andrea Moscianese (musica), Davide Palmiotto (design suono), Roberta Melasecca (editoria), Gino Potini (design luci); le giovani artiste della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma diretta da Alessandra Maria Porfidia: Vittoria Andreacchi, Rossella Antezza, Maria Vittoria Rocchi, Violetta Totaro; gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale Piaget-Diaz di Roma coordinati da Serena Santilli.
Roberta Melasecca
Responsabile Sezione Arte VulnerarTe Magazine
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